Nasce come osteria nel 1696.
Deriva il suo nome dal termine spagnolo bodega, storpiato in milanese.
Inizia come modesta bottega di vini all’angolo tra via Durini e via Borgogna.
Tra i suoi tavoli, si consumano le speranze risorgimentali italiane.
Che sia un covo di patrioti lo prova la lunga frequentazione di Amatore Sciesa che, nel 1851, viene arrestato proprio dopo una sosta in questo locale.
In oltre tre secoli di storia, ha regalato il piacere della tavola a molti personaggi famosi: Porta, Verdi, Donizetti, Bacchelli, Toscanini. Quest’ultimo è molto assiduo, tanto da dare al cuoco una ricetta a base di cozze per prepararla ad ogni sua visita nella città; il suo antipastino del pescatore è ancora oggi un classico del menu.
Impedibile è anche il filettino Boeucc, nonché l’aperitivo Quarantott, inventato dal signor Montagna, a base di vino frizzante, scorzetta di limone, Campari e Cointreau.
Negli anni 30,  l’Inter è di casa in questa bottega.
Eduardo De Filippo afferma che i migliori spaghetti pomodoro e basilico, al di fuori di Napoli, glieli servono qui.
Nel 1939, la vecchia sede viene abbattuta e ci si trasferisce in Piazza Belgioioso 2.
L’edificio ospitante, sebbene restaurato dal Piermarini nel 1772, mantiene molte caratteristiche originarie.
Il ristorante si articola in tre ambienti: un salone centrale con imponenti colonne, un’intima saletta, un’accogliente veranda interna per le serate estive.
Il locale è gestito da Paolo Brioschi.