Archivio mensile:Gennaio 2013

Antico Ristorante Boeucc

Nasce come osteria nel 1696.
Deriva il suo nome dal termine spagnolo bodega, storpiato in milanese.
Inizia come modesta bottega di vini all’angolo tra via Durini e via Borgogna.
Tra i suoi tavoli, si consumano le speranze risorgimentali italiane.
Che sia un covo di patrioti lo prova la lunga frequentazione di Amatore Sciesa che, nel 1851, viene arrestato proprio dopo una sosta in questo locale.
In oltre tre secoli di storia, ha regalato il piacere della tavola a molti personaggi famosi: Porta, Verdi, Donizetti, Bacchelli, Toscanini. Quest’ultimo è molto assiduo, tanto da dare al cuoco una ricetta a base di cozze per prepararla ad ogni sua visita nella città; il suo antipastino del pescatore è ancora oggi un classico del menu.
Impedibile è anche il filettino Boeucc, nonché l’aperitivo Quarantott, inventato dal signor Montagna, a base di vino frizzante, scorzetta di limone, Campari e Cointreau.
Negli anni 30,  l’Inter è di casa in questa bottega.
Eduardo De Filippo afferma che i migliori spaghetti pomodoro e basilico, al di fuori di Napoli, glieli servono qui.
Nel 1939, la vecchia sede viene abbattuta e ci si trasferisce in Piazza Belgioioso 2.
L’edificio ospitante, sebbene restaurato dal Piermarini nel 1772, mantiene molte caratteristiche originarie.
Il ristorante si articola in tre ambienti: un salone centrale con imponenti colonne, un’intima saletta, un’accogliente veranda interna per le serate estive.
Il locale è gestito da Paolo Brioschi.

Farfalle alle zucchine

Ingredienti per 4 persone:
400 gr di farfalle
4 zucchine
4 cicchiai di olio evo
1 ciuffo di prezzemolo
sale
pepe
Procedimento:
Lavare le zucchine e tagliarle a rondelle molto sottili, per poi farle soffriggere in una padella unta con l’olio, aggiungendo un po’ di sale e pepe.
Cuocere la pasta in acqua salata; quand’è al dente saltarla in padella con le zucchine aggiungendo sale, pepe e prezzemolo quanto basta.
Il mio suggerimento:
Se volete rendere questo primo un piatto unico, aggiungete un cucchiaio abbondante di grana padano grattuggiato a testa, mescolate il tutto e quando impiattate, spolverizzate ancora con il formagggio.
Accompagno questo piatto con un piccolo tagliere al centro della tavola con piccole scaglie di formaggio da gustare come antipasto o come secondo leggero.
Essendo un’amante delle verdure tendo ad essere molto generosa con le zucchine.
Mi piace anche la variante con le zucchine tagliate a “funghetto” che restano più corpose.
D’estate le taglio a julienne e le faccio scottare nella padella antiaderente con olio evo un attimo prima di aggiungere la pasta.

Fabio Caressa – 8 maggio 2012

GLI ANGELI NON VANNO MAI IN FUORIGIOCO

Fabio Caressa racconta, nel suo romanzo, il calcio di una volta, analizzando alcune gloriose squadre del passato, dimostrando al contempo come, per questo sport, non sempre vale la regola “era meglio prima”.

Un professionista nell’ambiente sportivo che ha davvero commentato moltissimi incontri sportivi.
Simpatico e appassionato del suo lavoro, trasmette la gioia nel farlo anche chi lo sta a sentire.

Francesco Bellati

Non si sa molto di lui, se non che era poeta vernacolare molto apprezzato anche dal Porta, che era ancora vivente intorno al 1816, che ha tradotto, tra l’altro, canti dell’Orlando Furioso e dell’Eneide ed anche odi del Parini.
Il suo verso (dice Ferdinando Fontana) è “scintillante e di sanissima giocondità, veramente ambrosiana, e corre via fluido, gustoso, sentito; senza rivali nell sua naturalezza, con cui egli fa diventar tutto meneghino: personaggi e ambienti, siano essi greci o romani.
Nelle “opere”, la lirica Sui nomm de paricc sant che gh’ha la gent”che dà l’idea della vena genuina del Bellati.