Autore di un’Antologia meneghina 1900-1915.
Nasce a Milano nel 1850. E’ un personaggio della Scapigliatura che, a causa delle difficoltà economiche della famiglia, deve abbandonare gli studi per dedicarsi a diversi mestieri.
Come giornalista collabora con il “Pungolo”, “L’Illustrazione italiana”, il “Corriere della sera”, l’ “Italia del popolo”.
E’ di fede repubblicana e letteralmente si allea al realismo europeo.
E’ scrittore fertile, anche in dialetto e anche di commedie meneghine, libretti d’opera e d’operetta (una cinquantina), poesie in dialetto e in lingua e resoconti di viaggi.
La sua lirica è scorrevole nel verso e descrive con grande naturalezza immagini e azioni.
Viene coinvolto nella sommossa popolare del 1898 e deve riparare a Lugano dove muore nel 1919 e dove lavora come corrispondente di vari giornali e riviste.
Tra le sue opere:
1875 La Pina madamin
1889 La statoa del sur Incioda (entrambe commedie meneghine)
1884 Le Villi (opera musicata da Puccini)
1891 Bambann (poesie in dialetto)
1887 Poesie e novelle in versi (in lingua)
1878 Il Canto dell’odio
1879 Il Convento
Antologia meneghina (2 volumi) – abbozzata per i milanesi nel 1891, compilata per esteso nel primo ‘900 ed aggiornata poi, in una terza elaborazione, nel 1915 in piena guerra mondiale.