Archivio mensile:Febbraio 2013

Attesa

Raton de Colmegna
  
Il topone di Colmegna, sul Lago Maggiore, scendeva a Milano con i barconi che portavano il marmo per il Duomo, restando alloggiato nella stiva per diverso tempo: indica quindi un vecchio sornione che aspetta gli eventi.

Cantina Piemontese

Per raccontare la storia di questo ristorante, bisogna risalire ai tempi in cui Milano era attraversata da un sistema di vie d’acqua, che la collegavano al Ticino e all’Adda.
Il laghetto, ora interrato, fu realizzato su concessione di Gian Galeazzo Visconti per l’approdo dei barconi che portavano a Milano il marmo di Candoglia per costruire il Duomo.
Era normale trovarvi qui un luogo di ristoro per le maestranze.
In seguito all’interramento del laghetto, l’osteria divenne un trani, un’osteria di vini a buon mercato.
Bisogna  aspettare il dopoguerra perché il locale torni agli antichi fasti, col nome di Cantina Piemontese, dalla qualità dei suoi vini.
Negli anni 60, inizia ad essere frequentata dagli studenti dell’adiacente Università Statale.
Il quartiere cambia volto e, dal 1984, Gastone Franchini, gestore, la caratterizza in funzione delle nuove esigenze.
Come farà Laura Roncoroni Bodini, che la gestisce dal 2000.

Antipasto di melone

Ingredienti per 4 persone:
300 gr di melone
4 cucchiai di olio evo
4 foglie di lattuga
2 cucchiai di aceto di vino bianco
1 limone
sale
pepe

Procedimento:
In quattro coppette da cocktail mettere le foglie di lattuga.
Con lo scavino apposito, formare le palline di melone e deporle nelle ciotole.
Condire il tutto con la vinagrette preparata con olio, aceto, succo di limone, sale e pepe.

Il mio suggerimento:
Mi piace servire il melone infilzate in micro spiedini di tre palline, adagiati poi nella ciotolina.
Unisco al centro del vassoio di portata una ciotolina con la vinagrette (non tutti la gradiscono) ed un’altra con la glassa di aceto balsamico.

Ferdinando Cesare Farra

Ordinario di Lettere italiane e latine presso il Liceo Classico Statale “Alessandro Manzoni” di Milano.
A vent’ anni, nel gennaio 1936, ha iniziato a pubblicare articoli e contributi di studio su argomenti di cultura milanese e lombarda sulla rivista della “Famiglia Meneghina”, sull’Archivio storico-lombardo, sul “Rendiconti” dell’lstituto Lombardo di Scienze e Lettere, sull’Archivio Storico Lombardo, sul “Bollettino storico della Svizzera Italiana “.


 

Notevoli i contributi che, sotto l’illuminata guida del prof. Alessandro Visconti (il quale gli fu per un decennio impareggiabile amico e disinteressato Maestro) il Farra ha pubblicato nei “Rendiconti dell’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e precisamente:
1951 Di alcune errate attribuzioni letterarie a Gian Paolo Lomazzo
1951 Annotazioni relative al dialetto usato dalla cinquecentesca Accademia della
Val Blenio
1953 Una rara edizione di poeti petrarchisti del ‘500 e La Accademia dei  Trasformati
1954 Parini dialettale (contributo alla Storia della letteratura milanese del ‘700)
1955 Per il volume edito in memoria del prof. Visconti, ha pubblicato un contributo su La
poesia dialettale di Gerolamo Birago
1966 e 1976 Pubblica per i tipi della Edikon “Il Parnaso dialettale milanese contemporaneo.

Ha preso parte ai Congressi nazionali di Studi Manzoniani nel 1961 (Annotazioni relative alle poesie giovanili di A. Manzoni) e nel 1963 (Giuseppe Ripamonti, fonte storica dei Promessi Sposi).
Interessante la comunicazione tenuta al 5° congresso della Società Storica Lombarda a Lugano: L’emigrazione dalla Val Blenio a Milano attraverso i secoli (1961).
Sempre su argomenti di cultura lombarda e specificamente di letteratura dialettale milanese, ha tenuto numerose conferenze alla Famiglia Meneghina, alla Famiglia Artistica Milanese, alla Sala del Grechetto presso la Civica Biblioteca di Milano (da menzionare la sua conferenza sul Conte di Carmagnola per il ciclo manzoniano organizzato dal Centro Nazionale di Studi Manzoniani, al Circolo del Castello, al Cenacolo Milanese ed in altri circoli di cultura, milanesi e non milanesi.
Con l’autorizzazione del «Resgiò» della Famiglia Meneghina ha organizzato e realizzato (1963-1964) un corso di Letteratura dialettale milanese, cui hanno contribuito anche Anna Carena, Severino Pagani e Claudio Cesare Secchi.
Varie le sue liriche in vernacolo milanese: degna di rilievo la lirica Ciaravall, che ottenne il secondo premio nel primo concorso bandito dal “Cenacol milanes” (1961).

Ingordigia

Mangiasse el fen in erba
Per avere il fieno, bisogna rispettare l’erba; se si consuma l’erba frettolosamente, si resterà poveri, come chi consuma i guadagni prima di averli in tasca.