Archivio mensile:Febbraio 2013

Zuppa di cipolle

Ingredienti per 4 persone:
1 kg di cipolle
80 gr di burro
80 gr di fontina
1 litro di brodo
pane raffermo
50 gr di grana padano grattuggiato
Procedimento:
Affettare le cipolle e farle rosolare in una padella ben larga.
Cuocere con il coperchio per un’ora aggingendo all’occorrenza un mestolo di brodo.
Le cipolle devono essere completamente sfatte a fine cottura.
Versare il brodo rimasto e far concentrare per mezz’ora circa e poi passare tutt al setaccio.
Dopo aver tostato il pane nel forno, coprirlo con la fontina ed infornare di nuovo per far sciogliere il formaggio.
In una scodella di terracotta mettere uno strato di pane e formaggio, copreire con uno strato di passato di cipolle.
Proseguire con un altro strato di pane e zuppa di cipolle.
Cospargere con il formaggio grattuggiato e far gratinare in forno per 15 minuti.
Il mio suggerimento:
Per mantenere le proprietà nutritive delle cipolle, dopo averle fatte soffriggere leggermente in padella, le verso nella pentola a pressione, con il brodo e faccio cuocere per mezz’ora.
Per diminuire il tempo di cottura, affetto finissime le cipolle.
Poi procedo come la ricetta originale prevede.


Paola Donzelli Barris

La poetessa si è ispirata, a suo dire, alla vena poetica di Rosa Massara De Capitani che è stata anche la direttrice della scuola elementare presso cui insegnava, vena che ricorda la tradizione ottocentesca e il modello portiano e che, nel suo caso, riguarda soprattutto la descrizione delle bellezze naturali.
Anche lei ha dedicato poesie ai 12 mesi dell’anno raccogliendole nel volume intitolato Calendari.

Di lei si ricordano due raccolte:
1955 Quatter ciaccer in del nòst meneghin
1958 Freguj de tucc i savor 
1958 Biju racconta – Ed. Gastaldi

Premi
Encomio al Concorso Gastaldi 1956

Provinciale

Milanes arios
Il milanese arioso è quello che, pur vivendo in città, proviene da fuori, portando con sé l’aria dei campi e delle terre originarie.

Renna Sport

È un piccolo ma importante simbolo dell’amore per il Made in Italy.
Nel 1927, i nonni di Alessandro Prisco, padre dell’attuale titolare, Alessandra, aprono una sartoria in Via Dante.
L’espansione dell’attività si deve ad Aldo Prisco, che apre un laboratorio di confezioni con 200 dipendenti.
Aldo sposa Angela Goria, la quale conferisce all’azienda molta creatività.
I due acquistano un negozio in Via Orefici, rinominandolo Renna e Sport, che diviene un punto di riferimento per le signore milanesi amanti del taglio classico-sportivo.
L’attività si amplia nella Galleria Trieste, ma Alessandro Prisco si sposta nell’attuale sede di Piazza Diaz nel 1980.
È il negozio delle grandi firme del Made in Italy.
Da tempo, l’azienda cerca di promuovere il proprio marchio anche all’estero.

Involtini di verza

Ingredienti per 4 persone:
50 gr di pancetta
400 gr di carne trita di maiale
400 gr difoglie di verza
1 uovo
8 cucchiai di grana padano grattuggiato
1 ciuffo di prezzemolo
1 spicchio di aglio
1 rametto di rosmarino
1 cipolla
70 gr di mollica di pane
100 gr di burro
1/2 bicchiere di vino bianco
1 cucchiaio di pangrattato
sale
pepe
Procedimento:
Bollentare le foglie di verza in acqua salata ed asciugarle con un panno.
Unire alla carne la pancetta, la mollica, l’uovo, il pangrattato ed il formaggio grattuggiato.
Salare ed amalgamare l’impasto, per poi aggingere l’aglio tritato, prezzemolo e rosmarino.
Far soffriggere la cipolla nel burro.
Disporre su ogni foglia dell’impasto e legarla con dello spago da cucina.
Rosolare in un tegame gli involtini, bagnandoli con il vino bianco.
Cuocere per 10 – 15 minuti
Servirli ben caldi.
Il mio suggerimento:
Per dare più profumo e sapore al composto, per salare uso un sale aromatizzato, che contiene già il rosmarino.
Per velocizzare il procedimento uso sia il prezzemolo, che la cipolla già tritati e surgelati.
Mi piace sostituire il ripieno anche con carne bianca (pollo o tacchino) alla quale unisco circa 1/3 di prosciutto cotto ed un cucchiaio di ricotta, per rendere più morbido l’impasto.