Nasce a Barco di Maggianico (Lecco) Il 25 novembre 1824 e muore a Caprino Bergamasco 16 luglio 1893.
Scrittore e librettista.
Il padre l’avrebbe voluto ecclesiastico; invece studia medicina a Pavia e poichè possiede una bella voce baritonale, studia anche canto e nel 1846 viene scritturato presso il teatro di Lodi come primo baritono. Abbandona poi la scena per la carriera letteraria (Scapigliatura)
Scrive articoli per riviste d’arte (Cosmorama Pittorico), giornali umoristici (L’uomo di pietra- 1857) un primo romanzo, Gli artisti da teatro, parzialmente autobiografico. Dirige e redige altri giornali.
Collabora con musicisti e compositori famosi per i quali scrive ben più di 60 libretti d’opera
La sua collaborazione con giornali repubblicani (essendo ideologicamente mazziniano) lo costringe a rifugiarsi in Svizzera, dove però viene ugualmente arrestato dai francesi e deportato in Corsica.
Suo è anche il volume Reminiscenze artistiche, che contiene notizie sul pianista Adolfo Fumagalli e un episodio intitolato La Casa di Verdi a Sant’Agata.