Nasce a Barlassina il 9 maggio 1909.
Funzionario della Cariplo, gli anni ’70 lo vedono anche membro del CdA dell’Opera Pia Porro di Barlassina.
“Per il suo estro letterario, sviluppatosi dopo il suo pensionamento, lascerà un ricordo profondo nei suoi concittadini e nella storia di Barlassina, essendo, questo letterario, Il suo lascito maggiore come poeta dialettale, con numerose pubblicazioni e riconoscimenti tra cui quello del Premio Città di Lerici.
Lanzani è ricordato tra l’altro in vari dizionari della letteratura italiana come il Dizionario degli Autori italiani del Secondo Novecento.
In pensione poté dedicarsi con maggiore intensità alla poesia e a coltivare la sua vena ironica, che trovava sfogo nell’ideazione di barzellette per pubblicazioni come la Settimana enigmistica .
Dice di lui Ferdinando Cesare Farra nel suo Parnaso: “Sempre viva e sincera la sensibilità espressa nei suoi versi; lodevole il costante conato nel foggiare il proprio modulo espressivo mediante un paziente lavoro di rifinitura formale”
Ma la sua vera passione erano i felini: molti barlassinesi ricorderanno certamente di aver depositato micini appena nati dentro il cortile di via Milano 3. Sicuri che Lanzani se ne sarebbe occupato amorevolmente, incurante del numero sempre crescente di gatti che si aggiravano per casa.