Archivio mensile:Marzo 2013

Traslocare

Fà sant Michée
Deriva dal fatto che, una volta, i contratti di locazione degli immobili scadevano il giorno 29 Settembre, festività di San Michele. Significa letteralmente traslocare in un altro alloggio.

Conti Borbone Legatoria

L’attività ha inizio nel 1874, grazie a Domenico Conti Borbone, che, dopo anni di apprendistato, riesce a mettersi in proprio.
Delle sue numerose legature artistiche, ne rimangono in bottega 3 del 1885.
Al fondatore, succede la nipote Giuseppina col marito Isacco Marchesi, discendente di una famiglia di pasticceri.
Oggi, la bottega è gestita dagli eredi della famiglia Conti Borbone.
Entrando in negozio, sembra che il tempo si sia fermato: un quadro di Sant’Ambrogio osserva i clienti, un foto con dedica di D’Annunzio testimonia l’amicizia col nonno Isacco.
Qui, sono nate opere mirabili, come la miscellanea leonardesca del Codice Trivulziano, con copertine in pergamena e laccetti a chiusura a nottolino, nonché il Michelangelo corredato da tavole incise da Durty.

Riso e zucca barucca

Ingredienti per 4 persone:
500 gr di zucca tagliata a fette
due grosse manciate di riso
una cipollina affettata finemente
1 litro e mezzo di latte
grana padno grattuggiato
burro
sale
pepe

Procedimento:
Rosolare la cipolla nel burro, unire la zuccatagliata a pezzettini, un po’ di sale e pepe.
Quando la zucca si sarà disfatta, aggiungere il latte ed il riso.
Cuocere mescolando spesso.
Servire in tavola ben calda cosparsa di formaggio grattuggiato.

Il mio suggerimento:
Se volete risparmaire tempo mettete tutto a freddo in pentola a pressione, unire il latte caldo e dopo 8 minuti, sarà tutto pronto!
Buon appetito!

Antonio Negri

Nasce nel 1881.
Gran lavoratore, crea all’inizio della 1a guerra mondiale (alla quale partecipa come capitano di fanteria perdendo in questo periodo ben quattro dei suoi cinque figli) una propria azienda industriale che cresce florida e gli permette una vita economicamente tranquilla, ma che ad un certo punto, a seguito dei gravi eventi familiari, verso il 1932 decide di cedere ai propri dipendenti, ritirandosi a vivere a Montevecchia, in Brianza (acquistando una tenuta agricola) fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1966.

 

Liberatosi da questo impegno, dedica il suo tempo in attività socialmente utili e all’età di circa cinquant’anni inizia ad occuparsi con molto impegno e serietà di poesia e saggistica.
Tra i suoi più svariati lavori è nota la trasformazione in poemetto dialettale del Pinocchio del Lorenzini, scritto già in età avanzata.
In seguito dedicherà a questo burattino un monumento, donandolo al Comune di Milano.
Ama molto i sonetti, che scrive in perfetta metrica e intensi di contenuto.
Sono una ventina i suoi libri, tra cui:
1931                Il sogno di Atimada (= Ansia, Terrore, Ignoto, Male, Amore, Dolore, Ascensione)
1936                Arte e poesia, il poemetto “On soldaa papà”
1945                El mond per aria, Sogn d’ona nott d’inverno, On’alba a Sirmion
1945-46          Rimaroeu, versiroeu…I legrii del Sur Togn, Povere in spirit

Taccagneria

La man fadigosa
È la mano che fa fatica ad uscire dalla tasca per pagare qualcosa a qualcun altro. Indica un avaro o, più modestamente, un pidocchioso.