La chiesa di Turro, non è più quella precedente, fatta costruire da Mons. Gaspare Visconti, Arcivescovo di Milano tra il 1590-1595.Abbattuta l’abside con la “cupoletta” sovrastante l’altare maggiore della vecchia chiesa rimangono la facciata e, privato di tutte le decorazioni interne, il corpo delle tre navate costruite (1885-1886) da Alfonso Parrocchetti; resta anche il campanile con tracce (due archi) di una più antica chiesetta.
Dell’architetto Ottavio Cabiati s’innestano sul più antico troncone i volumi cubici dell’ampliamento (1952-1953) a transetto con due absidi identiche alla principale.
L’interno è di sicuro gusto metafisico: oltre la navata del Parrocchetti, coperta a botte costolonata, che si eleva su modeste colonne, si assiste allo scenografico salto in scala delle quattro enormi, slanciate colonne, che reggono volte a crociera costolonata.
Sullo sfondo, nel catino absidale, spiccano i rossi del mosaico di Luigi Filocamo (eseguiti nel 1960) con l’Assunta fra i santi, artisti e padri della Chiesa, e il mosaico della Crocefissione (1956) nella lunetta sopra l’arco trionfale.
L’altare e il tempietto sono dell’architetto Brambilla; le statue lignee nelle absidi laterali sono di Marco Melzi.
Pregevole è una antica tavola col Crocefisso fra Angeli (1523).