La chiesa di San Gioachimo sorse nel circondario della prima stazione Centrale per volere dell’arcivescovo Luigi Nazari dei Conti di Calabiana , ed Enrico Terzaghi ne progettò la pianta (1880).
La futura chiesa sarebbe stata dedicata a San.Gioachimo, (il quale, secondo la tradizione, fu lo sposo di Sant’Anna, il padre della Madonna, il nonno di Gesù di Nazaret.), in onore di Papa Leone XIII (Gioachino Pecci). fu completata nel 1885.
All’esterno appare come un forte edificio quadrato , sormontato da una elevazione a croce che, lasciando liberi gli angoli del quadrato di base, sostiene una bella tazza interna coperta da un tiburio (specie di cupola) poligonale.
Sull’asse principale dietro l’abside sorge il campanile, elegante, discreto, dotato di cinque campane (1889) e di un orologio.
Nell’interno si presenta con una grande cupola centrale ed una cupola più piccola che copre il presbiterio che si allarga in una sorta di transetto.
La cupola maggiore è decorata alla sommità da una ricca ghirlanda di fiori e frutti che ci richiama il paradiso terrestre perduto.
Le grandi figure sottostanti (alte circa tre metri) raffigurano i Patriarchi.
La cupola minore conclude, con la sua decorazione, l’itinerario storico-spirituale concepito dal pittore Luigi Pastro.
Il nuovo altare, posto in mezzo al presbiterio, ha la mensa in porfido di Cuasso ed è più ampio del precedente altare settecentesco.
Nel nuovo altare, sono riposte le reliquie dei Martiri Gervaso, Protaso, Calimero, Celso e Romano. Il vecchio altare invece è una bella costruzione in stile neoclassico proviene dall’antica chiesa di S.Babila, consiste in una base oggi rivestita di marmi, cui si sovrappone un tempietto circolare dal doppio basamento, sorretto da sei colonnine corinzie scanalate e fiancheggiato da due angeli in marmo bianco, ritti in preghiera.
La cappella di sinistra è dedicata a S.Gioachimo, raffigurato con San’Anna e Maria Santissima giovinetta.
La cappella di destra è intitolata alla Madonna Addolorata del Suffragio.
Opera pregevole è la via Crucis realizzata su lastre di rame Eretti a sostegno della cupola maggiore, sono decorati a mo’ di grandi candelabri dei ceri accesi, simbolo delle anime di Cristo.