Questa monumentale tempio lo si volle dedicare a San Luigi Gonzaga, un giovane nobile del 1568 che ha lasciato il “palazzo per farsi prossimo dei lebbrosi in un ospedale”.
Posta la prima pietra nel novembre del 1892, il tempio di stile lombardo-basilicale venne aperto al culto nel 1896 e consacrato dal card. Ferrari il 3 luglio 1897.
Nel 1903 venne costruito il grande campanile, alto 50 metri.
Realizzati il campanile e la torre campanaria, si pensò di costruire l’orologio.
Seguirono la facciata l’altare maggiore dominato da una statua di legno di San Luigi Gonzaga.
Di fronte all’altare, per terra, è stato posto nel 1971 un mosaico che ricorda il Concilio Vaticano II; al centro di questo mosaico spiccano i due stemmi di Giovanni XXIII e di Paolo VI i due pontefici del Concilio.
Uno dei due altari è dedicato alla Madonna del Rosario, compatrona della Parrocchia.
Ai lati della sua statua sono dipinte le immagini di S.Monica, madre di S.Agostino, e di S.Giuseppe.
Su tre vetrate poste sopra gli altari laterali e sopra il portone di ingresso sono rappresentate scene di vita del Santo.
Quella sopra il portone centrale rappresenta San Luigi mentre riceve la prima comunione da San Carlo Borromeo, l’altra vetrata rappresenta San Luigi mentre sorregge un appestato dal quale contrarrà la malattia che lo condurrà alla morte.
In una nicchia posta nella navata di sinistra, tra i quadri di San Antonio e San Rita si trova una culla contenente il simulacro di Maria Bambina.
Attaccato ad un pilastro di sinistra si trova un massiccio pulpito di legno scuro, dal quale una volta vemìniva proclamata l’omelia.
Una nota di attenzione merita il basamento dell’altare maggiore, dove scolpito nel legno, è rappresentato un pellicano mentre, squarciandosi il petto, nutre i suoi piccoli.
Secondo un’antica credenza infatti, si pensava che questo animale, in mancanza di cibo per nutrire le sue creature, offrisse loro il proprio corpo.