Nato e morto a Milano (1913 – 1989), si distinse nel campo del canto lirico (fu bravo baritono), fu regista teatrale per la Compagnia della Famiglia Meneghina, imprenditore e seppur tardi iniziò a occuparsi di poesia dialettale, qualcuno arrivò a definirlo un secondo Tessa.
Grande ammiratore del Porta.
Pur avendo iniziato tardi ad occuparsi della poesia dialettale, notevole è la sua produzione poetica, naturalmente di carattere tradizionale ed ispirata ai più grandi predecessori.
Ha scritto poemetti, partecipato a Concorsi e ricevuto ambiti premi (16 consecutivi), quali il S. Ambroeus (1974), il Carlo Porta, il Luce Meneghina, il Manzoni d’Oro.
E’ stato uno dei soci fondatori dell’Accademia del dialetto milanese ed ha insegnato la grammatica del dialetto stesso al Circolo Filologico.
E’ stato anche un illustre esponente della Famiglia meneghina.