Categorie Archivi: Botteghe Storiche

Cartoleria Adua

Quando fu acquistata, nel 1947, dalla signora Carla Gavirati, la Cartoleria Adua operava da diversi anni nel suo settore merceologico ed era sempre in via Larga, di fronte all’attuale sede.
Il suo nome deriva dalla denominazione della via durante il fascismo: Adua.
Le case all’epoca erano vecchi edifici a due piani con i negozi sottostanti.
Quando si trasferì nell’attuale sede, fu allestita con lo stesso arredamento e gli stessi lampadari del precedente negozio.
Gestita dalla signora Sabrina Quinzi, è divenuta nel tempo punto di riferimento per una certa clientela, soprattutto l’ambiente universitario e delle libere professioni.


a Santa Lucia

Leone Legnani, modenese, arrivato a Milano nel 1927, inizia il suo apprendistato tra i tavoli del ristorante “La bella Napoli”.
Passione ed entusiasmo per i piatti napoletani lo inducono, un paio d’anni dopo, ad aprire un locale tutto suo in via Agnello.
Lo chiamerà Santa Lucia.
Offrirà, primo a Milano, la pizza cotta nel forno a legna.
In breve, diventerà il luogo eletto dal mondo dello spettacolo, della cultura, dell’arte, dell’economia, del giornalismo, dello sport.
Risale al 1959 il trasferimento nella sede attuale di via San Pietro all’Orto.

Antica Farmacia del Lazzaretto

La licenza d’esercizio di farmacia in via Castaldi 29 risale al 1750.
Lo si intuisce varcando la soglia della bottega: il mobilio primo 800, le vetrinette coi vasi e le bilance d’epoca, la scritta AEGROTANTIBUS SALUS che si legge nel vetro di un riquadro appeso in fondo a destra del negozio.
La fama di questa farmacia è legata alla nascita dell’Amaro Medicinale Giuliani, creato da Germano Giuliani, il quale, dal natio Trentino, dopo aver rilevato la ditta nel 1905, si fa mandare le erbe da distillare per produrre il suo infuso.
Sui mobili di legno della farmacia, vi sono intarsiate diverse statue dedicate a persone di scienza, come Torricelli, Spallanzani, Volta ed altri.
Degna di nota è la collezione di 46 vasi in porcellana Richard-Ginori, risalenti al 1860 circa.

Una riproduzione in bronzo di un’antica officina farmaceutica ingentilisce il bancone centrale.

Lorenzo Borghi

Lorenzo Borghi, nel 1952, inizia a lavorare nella bottega di cappelli per signora di Lionello Passerini, in Via del Bollo.
Nel 1963, ne rileverà l’attività.
Nel 1984, si trasferisce in un palazzo del 400 di Via dei Piatti.
Il negozio è tenuto a battesimo da Enzo Tortora, che abita al civico 8.
Nel corso della carriera, Borghi lavora con Krizia, Ferrè, Moschino, nonché con le sartorie teatrali.
Nel 2000, Borghi realizza un cappello per Elisabetta II d’Inghilterra, la quale gradisce e ringrazia l’autore molto calorosamente con una lettera, incorniciata tra le cappelliere dell’atelier.



Gemelli

La ditta Gemelli è inaugurata nell’attuale sede nel 1927.
Attilio Gemelli si rivela un abile uomo di mercato, precursore del marketing, conquistando la gente con slogan del tipo “tre paia 1000 lire”.
Passata la guerra, sotto la guida dell’attuale titolare Sergio, il negozio conquista la ribalta cittadina.
La bottega è tra le prime ad importare in Italia il pret-a-porter da Parigi.
Vi trovano posto tutti i principali stilisti italiani. Vi fa la sua comparsa anche il cachemire.
Lo stile, la tradizione, la storia, la qualità, gli assortimenti, la forza di proporre novità fanno di questa ditta uno dei negozi più apprezzati dai milanesi.
L’offerta è completata da scarpe, borse, cinture.
Esiste poi Gemellino, il settore abbigliamento per i ragazzi dai 4 ai 18 anni.