Categorie Archivi: Botteghe Storiche

Mitarotonda

Appartenuto per tre generazioni alla famiglia Gallini, nel 1987, il negozio viene rilevato da Paola Mitarotonda, attuale titolare.
Il luogo è lasciato nella sua atmosfera originaria, col legno e i tessuti, col parquet e i mobili antichi.
Intorno ad essi, vi sono pitture, incisioni, maschere, a rappresentare celebrità del mondo della musica.
In una sala sottostante, Paola svolge l’attività di restauro e riparazione di pianoforti; qui hanno luogo concerti ed incontri culturali, nonché corsi di scrittura.

Ditta Guenzati

Nel 1768, Giuseppe Guenzati fonda l’azienda che porta il suo nome, in Via dei Fustagnari, al fondaco 1677. Da allora, l’azienda fu trasferita di padre in figlio, fino al 1876, quando la vedova Guenzati la cedette a due dipendenti, Giovanni Battista Tomegno e Luigi Meda.
Nel 1860, il negozio si sposta da Via Mercanti al palazzo delle Assicurazioni Generali, all’angolo con Piazza Cordusio. Successivamente, Tomegno rileverà l’intera ditta, inserendovi i figli Giuseppe, Domenico e Luigi.
Nel 1968, i dipendenti Vittorio Ragno ed Angelo Moretti rilevano la società, impegnandosi a mantenere lo spirito delle origini, cosi come fa il figlio di Vittorio, Luigi Ragno, titolare dal 1982.
Un curioso aneddoto legato alla bottega: Don Bosco, passando da Milano, consigliò ai Tomegno di fare provvista di tela perché quell’anno l’avrebbero rivenduta convenientemente. Così fecero e così avvenne.

Conti Borbone Legatoria

L’attività ha inizio nel 1874, grazie a Domenico Conti Borbone, che, dopo anni di apprendistato, riesce a mettersi in proprio.
Delle sue numerose legature artistiche, ne rimangono in bottega 3 del 1885.
Al fondatore, succede la nipote Giuseppina col marito Isacco Marchesi, discendente di una famiglia di pasticceri.
Oggi, la bottega è gestita dagli eredi della famiglia Conti Borbone.
Entrando in negozio, sembra che il tempo si sia fermato: un quadro di Sant’Ambrogio osserva i clienti, un foto con dedica di D’Annunzio testimonia l’amicizia col nonno Isacco.
Qui, sono nate opere mirabili, come la miscellanea leonardesca del Codice Trivulziano, con copertine in pergamena e laccetti a chiusura a nottolino, nonché il Michelangelo corredato da tavole incise da Durty.

Gioielleria Cielo

Angelo Cielo nacque a Schio (Vicenza) nel 1893.

Iniziò il mestiere di orologiaio e, nel 1914, aprì la sua bottega in paese.
Nel 1921, si trasferì a Milano, dove aprì diverse botteghe, fino a mantenere le due attuali di Piazza Duomo e Piazzale Cadorna, dal 1922.
Nel 1929, nacque Gianluigi, che affiancherà il padre nell’attività familiare.
Decisero di ampliare la produzione, estendendola alla gioielleria.
Alla scomparsa di Angelo, nel 1974, Gianluigi trasferisce l’attività in Piazzale Cadorna.
I suoi tre figli, Angelo, Fabio e Riccardo, entrano nella gestione della ditta.
Nel 1988, Angelo junior e Fabio rilevano la vecchia Gioielleria Bernasconi di Piazza Duomo 21, trasferendo in tale sede la ditta Cielo.
La bottega è specializzata nell’esecuzione di gioielli realizzati con pietre preziose su disegni della ditta stessa.

Ceratina

Nel 1919, Ettore Nagelino apre la su attività in via delle asole 6, avviando una produzione di cera pregiata, attraverso il laboratorio Ceam: Cerificio Ettore Angelino Milano.
La moglie Ennia inizia a commercializzare i prodotti della Ceam, poi quelli per la casa, ottenendo premi e riconoscimenti.
Il figlio Oreste, negli anni cinquanta, si inserisce nell’attività, producendo direttamente le candele artistiche.
Da questi prodotti deriva il nome Ceratina 1919.
Nel 1961, la moglie di Oreste, Vanda Botti subentra alla suocera, coltivando rapporti con riviste e consulenze a Rakam e Gioia per gli articoli per la casa.
Nel 1976, anche la figlia di Vanda, Patrizia, sceglie di lavorare in negozio, che è divenuto, nel frattempo, uno dei punti di riferimento a Milano per ciò che concerne i prodotti di qualità per la pulizia della casa.
Per ultima, Daniela, figlia di Patrizia, si inserisce in azienda, assicurando la continuità di un’esperienza di successo al femminile.