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Ambrogio Carati Bronzista

Enrico Carati fonda la sua ditta nel 1894.
Dal 1938, proseguono l’attività i figli Ernesto e Vincenzo, che, a loro volta, trasmettono la loro arte al figlio di Ernesto, Ambrogio.
Oggi, con lui, lavorano i figli, Ernesto e Francesco.
L’attività, prettamente artigianale, nel tempo estende la sua produzione: guarnizioni per mobili in stili classici, francesi e italiani, dal 600 ai primi del 900; realizzazione dei complementi per illuminazione; arredamenti; accessori per bagni; accessori per tappezzerie; finimenti per il camino.
Il bagaglio di conoscenze acquisito consente di coniugare le lavorazioni artigianali dell’ottone e del bronzo alla tecnologia moderna; così si ottiene di restaurare un crocifisso del 700 con la stessa competenza del rivestimento di un’interfaccia per la domotica.
La ditta nel tempo ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali.
Ecco perché l’attività, nonostante sembri per certi aspetti anacronistica, viene continuata e riesce a ritagliarsi uno spazio unico nella realtà lavorativa italiana.

Cartoleria Tipografia Bonvini


L’idea di avviare una cartoleria viene, nel 1909, a Costante Bonvini.
Egli scopre che sull’asse Porta Romana – Melegnano manca un negozio del genere, quindi decide di aprirne una in Corso Lodi, insieme alla sorella Luigia.
Gli arredi vengono realizzati in modo da ottimizzare lo spazio e sono ancora lì in bottega, insieme alla pedalina, la macchina tipografica che consente alla ditta di svolgere anche questa funzione.
Negli anni 20, la zona circostante diventa a carattere industriale; gli operai effettuano i loro acquisti di libri, giocattoli, persino articoli fotografici, dal momento che Costante ha appreso la tecnica della fotografia, allestendo una camera oscura nel retro del negozio.
Nel dopoguerra, la cartoleria si rivolge con maggior forza alla vendita al dettaglio; è di quella epoca l’entrata in azienda di Leila al posto della zia Luigia, insieme al marito Luigi Cambieri.
Oggi, a guidare il timone sono gli eredi Bonvini, ma si possono trovare tranquillamente gli articoli di cartoleria di una volta.


Adamas gioielleria

L’attività di oreficeria, gioielleria ed orologeria della Adamas ha inizio nel 1949, quando il signor Fernando Vaccarini prende in locazione dal Comune di Milano i locali di via Dogana 2.
Tale attività non si è più spostata dal luogo originario; nel 1982, al signor Vaccarini, sono subentrati i signori Gianfranco Berselli e Daniele Oldani, artigiani, orafi e attenti conoscitori del mestiere.
Grazie alla loro professionalità, gli stessi hanno realizzato lavori unici, come una croce incisa per il Santo Padre Giovanni Paolo II.
Il negozio è frequentato da molti personaggi dello spettacolo; ci si ricorda ancora di Gino Bramieri, con cui si parlava in puro milanese.
Nonostante un intervento di ammodernamento interno, la facciata è stata mantenuta identica a quella del dopoguerra.
L’intero palazzo è soggetto al vincolo della Soprintendenza ai Beni Architettonici.

Camiceria Ambrosiana

Alla fine dell’800, a Brescia, il signor Arici fonda una camiceria artigianale.
La sua passione viene tramandata con successo ai figli Luigi e Alfredo, che lavorano per il re Vittorio Emanuele II e Paganini.
Aprono così un negozio a Casablanca, in Marocco.
Luigi torna in Italia nel 1940 e apre la Manifattura Lombarda in via Sirtori, per confezionare camicie per l’Esercito Italiano.
Si sposa con Luisa Restelli, che, in via Soncino, attuale sede, fonda la Camiceria Ambrosiana, nel 1954.
Oggi, la bottega è gestita dal bisnipote di Luisa, Alessandro Agostini.
È un punto importante di riferimento per chi ama la lavorazione sartoriale e non rinuncia ad una camicia su misura.

Cadè

La ditta nasce nel 1926, quando vengono aperti alcuni negozi specializzati nella vendita di camicie e cravatte da uomo, in Corso Vittorio Emanuele II, in Piazza Duomo 17 (nella cosiddetta Casa delle Insegne), in Galleria Vittorio Emanuele II, attuale sede della ditta, chiamato Fin-Cra, ossia “fini cravatte”.
Nel secondo dopoguerra, vengono apportate alcune modifiche, come l’ampliamento della gamma degli articoli in vendita, estesa a pullover e foulard. Viene anche ricavato un piccolo laboratorio dentro il negozio.
La ristrutturazione avvenuta nel 1996 non ha modificato le caratteristiche storiche dell’azienda.
Tra i marchi proposti, troviamo Ingram, Valentino, Armani, Fila, oltre al marchio di casa.