Convivio.
Una parola, mille significati.
Questa pagina è dedicata ad un’esperienza vissuta, che mi ha cambiato la vita.
E ve la racconto come una fiaba…
Correva l’anno 2008, una ragazza si sentiva in debito con Dio per aver ricevuto una grazia: veder sopravvivere il padre.
Alla ricerca di una ragione per sentirsi utile e viva, una mattina, si imbatte nell’avviso di Anlaids, volto alla ricerca di volontari per Convivio.
Ecco la risposta, l’occasione per esprimere la gratitudine che aveva nel cuore.
Una scheda di partecipazione, una mail di adesione: così parte l’attesa della risposta alla sua disponibilità.
Un impegno di 5 giorni, dalle nove e mezza del mattino alle dieci e mezza di sera, le sue vacanze di un anno.
La fatina Elena la chiama, la conferma volontaria a tutti gli effetti.
Arriva la serata inaugurale: l’emozione per l’inizio dell’avventura è alle stelle.
Ritrovo nelle prime ore del pomeriggio, per essere spuntata dalla lista ed indossare la divisa d’ordinanza.
Spogliatoi comuni,nessun imbarazzo, abbracci di chi è un veterano ed incontra un amico, sorrisi per i novellini un po’ intimoriti; la lotta per le assegnazioni degli stand e le presentazioni di rito.
I capi area assegnano le postazioni, la festa può iniziare.
Sfilata di personaggi , testimonial e gente comune, che entra per invito ed acquista a prezzi scontati ciò che i nobili Sponsor hanno generosamente donato.
Passata abbondantemente la mezzanotte, quando le scarpette da sera iniziano ad essere cristallinamente scomode, si cena tutti insieme, celebrando l’apertura della manifestazione, incitati dalle parole di Re Mauro e della Regina Franca.
Per cinque giorni, l’armata dei volontari si suddivide in turni, lavorando instancabilmente: persone di ogni età e provenienza, sostenuta e confortata dal Mago Enrico.
E la ragazza si sente a casa, non percepisce la stanchezza, si gode i sorrisi, gli abbracci, le lacrime ed il senso di appartenenza a qualcosa di più grande.
Perché crede che le diverse ragioni che ognuno ha per essere lì non sono importanti, è determinante esserci, viversi il momento, e soprattutto condividerlo.
Si sente viva, utile e grata per i nuovi amici conosciuti, perché risente il suo cuore battere di nuovo.
In un battito di ciglia, il sogno finisce: resta la gioia e la consapevolezza di essere felice.
Al palazzo, viene organizzata una cena, per festeggiare il sorprendente risultato ottenuto.
Si ritorna alla vita di sempre, aspettando l’appuntamento con Convivio 2010.
Due anni a disposizione e mille occasioni per continuare il percorso iniziato e non sentirsi più persa come una goccia nel mare, ma con la certezza che tutti noi, insieme, possiamo essere un’onda che infrange qualsiasi barriera.
La favola continua ogni due anni, ritrovando gli amici.
Ancora sorrisi, ancora gioia, ancora Convivio 2012.
E che la quarta edizione per la ragazza abbia inizio … Convivio 2014!
Sono felice di poter partecipare anche quest’anno a questa splendida manifestazione. E dico a tutti: grazie!
Perché ho conosciuto persone speciali, che lavorano per ben due anni per organizzarla e che non si fermano davanti a nulla per portare a casa il risultato;
perché ho trovato nuovi amici che mi hanno arricchito spiritualmente, senza pregiudizio ed etichette di sorta;
perché l’amore non ha confini, di genere o sesso;
perché per una volta mi sono sentita guardata dentro;
perché su quella maglietta c’è sempre un messaggio che spesso non viene letto;
perché, per cinque giorni, ogni due anni, passo le migliori vacanze della mia vita.
A tutti coloro che pensano che Convivio sia solo un mero falò della vanità, o che sia soltanto un’occasione, ricordo che:
i volontari partecipano senza alcun compenso, mettendoci cuore e anima in ciò che credono e fanno; pertanto, educazione e rispetto nei loro confronti sono doverosi;
appropriarsi di ciò che gli sponsor hanno donato, non è soltanto un reato, è stupido, come rubare a se stessi;
è più facile parlare che agire.
Aspetto comunque tutti a braccia aperte, confidando nel vostro buon cuore, anche in questo momento di crisi economica.
Anche un solo euro farà la differenza.
Pace e bene a tutti!
Alessandra